La villa è posta nel centro storico di Massarosa ed è situata in una zona pianeggiante, ai limiti del piede collinare. La proprietà si sviluppa lungo la direttrice della via Sarzanese dove si affaccia il fronte principale della villa disposto parallelamente ad essa. È composta da giardino, corpo principale della villa con annessa cappella privata e altri fabbricati pertinenziali adibiti a depositi ubicati all’interno del giardino della villa. Tra le pertinenze dell’immobile ritroviamo, un'unità composta da due vani ad uso legnaia e un locale tecnico, un'unità composta da 5 vani ad uso di sgombero/autorimessa (le vecchie scuderie) e una composta da un unico vano ad uso di sgombero. Il giardino si sviluppa, in direzione sud, lateralmente alla villa. Sono presenti due viali: il primo, recentemente pavimentato in cotto, risulta utilizzato come ingresso alla villa il secondo, pavimentato invece in macigno, pietra serena e cardoso, costituisce il passaggio centrale del giardino che dalle vecchie stalle conduce all’ingresso della villa. Si rileva presenza di un pozzo nelle immediate vicinanze dell’ingresso, utilizzato come rifornimento d’acqua e recuperato sulle rovine di un manufatto più antico. Sono rintracciabili delle antiche panchine in pietra, forse originali, alle quali i proprietari nel tempo hanno affiancato materiale antico di recupero importato. La Villa è composta da piano terra, primo e secondo (pianterreno, piano nobile, soffitte). Si affaccia per il prospetto sud-ovest su strada pubblica, sul giardino di proprietà per i prospetti sud-est e nord-est, mentre presenta aderenza per quella di nord-ovest. Le scale esterne danno accesso al piano terra della casa padronale passando dal cancello secondario posto su via pubblica salendo pochi scalini in cardoso. Sempre in cardoso sono anche le scale interne, originali. L’impianto seicentesco è molto semplice sia nella forma che nei dettagli architettonici. Le cornici lisce, in pietra arenaria, si trovano al piano nobile e alle finestre del piano sottotetto. Il portone, con infisso in legno al piano terra, è realizzato ad arco con stipiti composti da base, montante, capitello e chiave in arenaria liscia. Sull'antico portale di ingresso settentrionale, che da accesso al giardino è stata posta una piccola cupola in ferro e vetro. Sopra 1'arco di pietra dello stesso si trovava una piccola lapide in marmo che riporta le date 1697 e 1868, corrispondenti ai due momenti in cui si intervenne massicciamente sulla struttura dell’immobile con modifiche o aggiunte da parte della famiglia Provenzali. Oggi, dopo gli ultimi restauri attuati negli anni ottanta, il piano terra presenta, oltre al salone d’ingresso, due cucine con dispensa e una sala da pranzo. Il vano scale permette l'accesso al piano nobile della casa (primo piano), composto da quattro camere, un ripostiglio, uno studio e il salone principale. Chiude l'edificio il secondo piano costituito da un bagno, un lungo disimpegno e sette stanze nel sottotetto. Alcune sale sono affrescate dal pittore Mansueto Bei. Tra questi ritroviamo anche l'arme del casato Provenzali al quale fa da pendant uno stemma gentilizio in pietra policroma incastonato nel pavimento di una sala del pianterreno. Gli interni presentano travi a vista e le pareti sono intonacate di bianco. E’presente un camino storico in una delle due cucine del piano terra. Contigua all'edificio è presente una cappellina gentilizia dedicata a San Gaetano a pianta rettangolare e con piccola abside semicircolare. Costruita nel corso del 1400, la proprietà è stata ampliata e arricchita verso la fine dcl 1600, quando venne acquistata dai marchesi Provenzali. La Villa a tre piani con un meraviglioso giardino fu abitata anche dal famoso Pompeo Provenzali, diplomatico al servizio degli ultimi granduchi di Toscana.