LOTTO UNICO: piena proprietà per la quota di 1000/1000 di un locale uso ufficio, di mq 569,02 netti (mq 675,07 lordi), ubicato al piano primo (o piano ammezzato) di un fabbricato a dieci elevazioni fuori terra sito in Trapani nella via Pantelleria n.10, a cui si accede da n.3 ingressi (ai civici nn.10, 8 e 18), composto da n.12 vani, n.2 disimpegni, ‘n.2 riposti, n.1 reception e n.4 bagni. Censito nel N.C.E.U. di Trapani al foglio 306 particella 147 sub 147 (cat. D/8 - fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, rendita euro 4.286,59, piano 1°). Classe energetica G. Confina a nord con il Corso Piersanti Mattarella ed in parte con vano scala condominiale C, a sud con proprietà Unicredit e vano scala B, ad ovest con via Pantelleria e ad est con cortile condominiale interno. Sussistono difformità catastali (manca nella planimetria catastale tutta la distribuzione interna, per la cui regolarizzazione occorre presentare pratica docfa). L’immobile risulta agibile e costruito giusta progetto approvato il 04.07.1963 dalla C.E.C. di Trapani e licenza di costruzione n.15 del 10.07.1963, successivo progetto in variante approvato il 22.04.1967 dalla C.E.C. di Trapani e disposto del Sindaco dell’01.10.1967, nonché giusta concessione edilizia n.403 del 30.09.1997 per frazionamento di un’unità immobiliare posta a piano primo dell’edificio denominato Palazzo Venuti. La licenza di abitabilità è stata rilasciata il 14.07.1967 per gli uffici di primo piano e gli appartamenti dei piani sopraelevati (con esclusione degli appartamenti del piano attico non ancora completati, eccetto quello posto con accesso dalla scala nord di via Formica, che risulta completato, e del piano terra che risulta essere in variante); il certificato di abitabilità di tutto l’edificio è stato rilasciato il 14.07.1967, con decorrenza dal 30.12.1967. Il certificato di conformità è stato rilasciato il 20.12.1967. In data 22.01.1998 è stata rilasciata autorizzazione ai sensi dell’art.5 per lavori di variazione della distribuzione interna. L’immobile è libero, in pessimo stato di conservazione e notevolmente vandalizzato, con l’intero impianto elettrico divelto e gli infissi in gran parte dismessi o privi di vetro; il controsoffitto è crollato in alcune zone dell’immobile e gli infissi prospicienti il cortile interno sono stati chiusi da tamponamenti esterni in blocchetti di pomi-cemento. L’immobile è stato recentemente oggetto di copiose infiltrazioni d’acqua di natura condominiale e non, provenienti dai piani soprastanti, che hanno allagato parte dei suoi tetti e quasi interamente i suoi pavimenti propagandosi poi anche nei locali sottostanti. Risulta trascritto sul suddetto immobile in data 20.03.2014 (quindi anteriormente alla trascrizione delpignoramento ma successivamente alle due iscrizioni ipotecarie ivi azionate) il sequestro conservativo penale disposto ex artt.316 e 323 c.p.p. a favore dell’Erario dello Stato (“a garanzia del pagamento delle spese del procedimento, delle spese di custodia dei beni e di ogni altra somma dovuta all’erario dello Stato”) con sentenza n.100/2010 del 27.05.2010 del Tribunale Penale di Marsala — Sezione Distaccata di Castelvetrano; la trascrizione di detto sequestro non e cancellabile dal Giudice della presente procedura esecutiva. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale (e relativi allegati) in atti, a cui si rinvia.