Questo locale commerciale in vendita a Soriano nel Cimino si trova in una posizione strategica, sulla strada principale del paese, ed è caratterizzato da uno stato attuale libero al rogito, il che lo rende pronto per essere occupato da qualsiasi attività commerciale.Con una superficie totale di 80 metri quadrati, è composto da due locali spaziosi e ben illuminati, grazie alle due vetrine che si affacciano sulla strada.Lo stato di conservazione è buono e non richiede interventi di ristrutturazione, il che lo rende un'ottima opportunità per chi desidera avviare un'attività in breve tempo.Inoltre, il contesto in cui è inserito è dinamico e ben servito, garantendo un buon afflusso di clientela. Per maggiori informazioni 0761/1900314 soriano@studiozero24.itLa prima testimonianza scritta relativa al territorio di Soriano si ha con Tito Livio, il quale nella sua ab Urbe condita Historia, narra che nel 443 a.C. Soriano fu invaso dalle milizie romane comandate dal console Quinto Fabio Massimo Rulliano; questi, nella guerra contro gli Etruschi, riuscì ad attraversare l'impenetrabile selva" che ricopriva il monte Cimino e dalla vetta contemplò la distesa di fertili campi sottostanti popolati e coltivati dagli Etruschi, che sbaragliò con facilità[7].Alla fine del III secolo d.C. le popolazioni locali furono evangelizzate da sant'Eutizio di Ferento. Dopo il martirio avvenuto durante la persecuzione ad opera di Diocleziano, intorno al 303 - 305 d.C., il santo fu sepolto in una catacomba nei pressi di Soriano.Tra il VI e l'VIII secoloTra la fine del VI secolo e l'inizio dell'VIII, molto probabilmente il territorio sorianese fu oggetto delle scorrerie dei Longobardi e proprio dal re longobardo Liutprando il territorio di Soriano fu donato al papato, insieme a quelli di Sutri, Gallese, Blera, Bomarzo e Orte[7].Tra il VIII e il XIII secoloTra il VIII e il XIII secolo gran parte del territorio sorianese appartiene prima ai monaci Benedettini dell'Abbazia di Sant'Andrea in flumine (presso Monte Soratte) poi a quelli del monastero di S. Silvestro in Capite di Roma e infine a quelli del convento di San Lorenzo fuori le mura di Roma.