Villa perletta in crema e' un immobile unico nel suo genere - ubicato in via allocchio 1 e' una villa commissionata dal conte perletti all'arch. Tommaso buzzi, archistar del novecento italiano, definito da federico zeri come il piu' colto degli architetti italiani.La scelta stilistica di buzzi si differenzia dal razionalismo imperante fra i suoi coetanei per un piu' spiccato desiderio di tenere vivo il legame con l'architettura classica. L'arch. Buzzi e' anche l'architetto di villa necchi campiglio in via mozart a milano.Buzzi disegna una residenza all'italiana aperta su un parco cinto da mura. Il progetto incluide un asala da ballo, uno scalone di rappresentanza, un agalleria ed un astanza museale con lucernari, una stanza delle cariatidi, due verande o giardini d'inverno, due terrazzi, una torre ed una cappella, una casupola a fianco alla piscina per un totale di 39 vani.Si possono notare archi romanici, una notevole quantita' di nicchie, un'abbondante uso di marmo serpentino che abbelliva l'entrata, la sala da ballo e prosegue sino alla sal a da pranzo e finestre in stile all'inglese (in realta' modellate su quelle di palazzo strozzi di firenze).Il parco conteneva un percorso che dal salone seguiva un corridoio colonnato, saliva su una collina ombreggiata e ridiscendeva nel parco.In totale si possono distinguere i seguenti sei ambienti:1) piano terra nobile: entrata, sala da ballo, due cucine, cortile della cucina, sala delle cariatidi, sal ada pranzo e salone2) piano primo: camera da letto nobile (con antistanza e cabina armadio); le altre stanze da letto3) piano primo: la galleria e la stanza museale con lucernari4) appartamento ospiti, con veranda al piano terra e torre5) appartamento servitu' (rosa, blu)6) casupola con terrazzino loggiato a fianco della piscinail tutto, attualmente da risistemare.La villa e' stata proprieta' del conte perletti, paolo stramezzi, importante collezzionista e mercante d'arte. con i fratelli ed altri soci, fondo' la ferriera di crema, paolo stramezzi esibiva in villa perletta i suoi quadri, ospitando personalita' del mondo culturale italiano fra le quali jeanne modigliani, figlia del pittore e scultore livornese amedeo.Si calcola abbia posseduto oltre 1.300 quadri in particolare si puo' affermare che ha creato il mercato dei macchiaioli italiani (giovanni fattori, silvestro lega, telemaco signorini). Stramezzi dono' oltre 30 opere al museo civico di crema dove sono attualmente in comodato d'uso.Uno scrigno d'arte. Attorno alla meta' del xix secolo il conte perletti, aveva acquistato a san bartolomeo edifici preesistenti gia' organizzati con relativo fondo, dalla famiglia zavaglio in fregio all'incrocio delle attuali via piacenza e allocchio. Intenzionato a trasformarei nuovi possedimenti in una abitazione di prestigio, giuseppe perletti acquisto' nel 1858 anche una striscia di abitazioni e di orti. La sorella del conte sposo' pietro stramezzi "professore di violino, maestro di cappella in duomo e direttore dell'orchestra in teatro". Per successioni varie si arrivo' al dott. Paolo stramezzi alla fine del 1929; fu lo stesso paolo che fece della casa di san bartolomeo uno dei cenacoli di cultura e una galleria d'arte tra le piu' importanti d'italia. La galleria, possedeva capolavori dei piu' grandi artisti del secolo scorso: g. Fattori ettore tito - dall'oca bianca, michetti, mancini, fontanesi, ciardi, pelizza da volpedo, c. Fornara, ed anche esponenti di diversi indirizzi della pittura italiana del romanticismo. (lenbach e affreschi da soffitto di aurelio buso e gian giacomo barbelli.Nella villa si eseguivano anche numerosi concerti (pianista mil averga donati de conti e violinista ugo persico).Per far posto a tutti i quadri della raccolta, paolo stramezzi assunse l'arch. Buzzi per riassettarla completamente e darle un aspetto di maggiore aulicita'.Oggigiorno il fascino della villa dovra' essere riportato in vita attraverso una ristrutturazione di qualita'.